venerdì 10 febbraio 2012

E' Carnua (è carnevale)

Co’ le sfrappe a Carnuà e lo vi’ da tracanna’
Se cumincia gioviddì fino a tuttu martidì.
Ma finita po’ la festa co' la cinera su in testa
Se cumincia li digiuni, ce se rveste niri e bruni.
Ma stu tempu dura pocu ‘na picciata de lu focu

Perchè rvene l’alligria de la Pasqua e …cuscì sia!

Le sfrappe (chiacchiere, bugie, ecc.) fatte a scrocchetta (fiocchetto) fritte nello strutto e imbiancate di zucchero (quello semolato).

Ma le castagnole ve le ricordate? Riscopriamole:

6 uova
1 buccia d'arancia grattugiata
30/50 ml di mistrà,
strutto per friggere,
1 cucchiaino di sale e 3 di zucchero,
600 gr. di farina (verificare la consistenza della pasta)

Lavorazione:
impastare tutto ottenendo una pasta alquanto morbida (con due o tre tentativi si ottimizza)
fare con le mani delle palline della dimensione di un mandarino; portare una pentola d'acqua non salata a bollore e immergerle non più di quattro alla volta.
Quando tornano a galla (come gli gnocchi) toglierle dall'acqua e disporle su di un canovaccio per farle asciugare.
Intagliarle leggermente a croce sopra, sotto e inciderle lungo la circonferenza e metterle in strutto abbondante (in olio sarebbe un peccato) a temperatura medio-alta .
Toglierle e depositarle su di un foglio di carta paglia (o scottex) per eliminare l'olio.


Fare una piramide e a scelta:
- scaldare del buon miele sul fuoco e rovesciarlo
- impregnare di alchermes e zucchero.


Buon Carnevale a tutti

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