lunedì 7 novembre 2016

Torniamo a scrivere

Ci siamo ancora, ultimamente siamo stati impegnati e in alcune faccende "affaccendati". Novità? Sicuro www.podereladama.com, il bed & breakfast che abbiamo aperto ad Aprile di quest'anno, l'arrivo di Lipizza, ecc.

Il B&B e Lipizza







  




sabato 14 febbraio 2015

Stefano Rosso I fiori del male










I FIORI DEL MALE

Siamo noi pazzi eterni bambini i figli di blowin' in the wind
Che giochiamo di notte e la notte poi muore e ci lascia così
Gli occhi gonfi di sonno le tasche bucate e la testa lassù
Tra le nuvole un sogno che sogno oramai non è più
E siamo noi siamo i fiori del male
Quelli stacci lontano se sei una persona normale
Si siamo noi noi la cattiva strada
Ma per male che vada la strada appartiene anche a noi
Maledetti poeti ubriaconi profeti suicidi in amore
Che dividono il vino cantando e ridendo di cuore
Fastidiosi polemici ironici e amici simpatici
Musicanti di scena e ogni giorno una replica in più
E siamo noi siamo i fiori del male
Quelli che finiranno in galera o se no all'ospedale
Si siamo noi giocatori d'azzardo
Che ogni volta puntiamo la vita e preghiamo Gesù
Siamo l'erba cattiva l'occhiata furtiva la socialità
Siamo i disocuppati studenti o sbandati ma in sincerità
Siamo noi che scriviamo la storia sui vostri giornali
Parafulmini ai vostri peccati e alle false morali
Che accendiamo la parte più ingrata e facciamo i perdenti
Che altrimenti sarebbe toccata a qualcuno di voi
E invece noi figli di un Dio minore
Ci inventiamo la vita e ogni tanto una storia d'amore
E invece noi ci ubriachiamo sognando
Mentre stanno rubando la vita e qualcosa di più
E siamo noi siamo i fiori del male
Quelli stacci lontano se sei una persona normale
Si siamo noi noi la cattiva strada
Ma per male che vada la strada appartiene anche a noi

venerdì 22 agosto 2014

venerdì 2 maggio 2014

Si riprende

Dopo un lungo periodo di inattività riprendiamo con questa poesia:

O mia piccola casa di provincia
ove memorie semplici ma care
si ravvivano intorno al focolare
per colui che ritorna e ricomincia

un interrotto sogno di dolcezza;
o mia tepida casa, io ti ritrovo
come una volta in questo aprile novo,
e sempre verde il rosmarino olezza.

Son nidi ancora sotto le tue gronde,
e, nell’orto, i bei ciuffi appena in fiore
della menta e del timo hanno un odore
che all’effluvio dell’anima risponde.

Caro è il murello con le vecchie crepe,
di dove, un giorno, uscivo di soppiatto
a fischiare ai ramarri o stavo quatto
a spiar la tagliola sulla siepe!

Che stupore, che gioia di scoperte
balenavano in te, mia casa, ogni alba!
Ancora sconosciuta era la scialba
nebbia che grava il mondo fatto inerte.

Ma tu sei sempre quella; è in me ch’è morto
il dolce tempo, come son diverso!
Nella tua siepe c’era l’universo,
ed ora non c’è più che un muro e un orto.
(Arturo Onofri)

martedì 1 ottobre 2013

L'album delle figurine

Quando ero piccolo e volevo partecipare, mi dicevano: zitto! Sei piccolo non puoi capire, allora andavo a sfogliare l'album delle figurine. Oggi, avanti negli anni, poi mica tanti, non osano dirmi: zitto! ormai sei vecchio per capire, ma ci arrivo da solo. Quanto vorrei avere ancora il mio album delle figurine.

venerdì 27 settembre 2013

Una giornata colorata

E’ una giornata grigia, sono d’umore nero perché ho il conto in rosso. Il dottore mi dice che devo mangiare in bianco. Che faccio dopo pranzo? Mi leggo un giallo, no forse è meglio una pagina di cronaca rosa o nera, ma perché no un film a luci rosse, vedo passare un’auto blu. E’ una giornata grigia e sono d’umore nero.