Altri tempi e .. purtroppo ce li siamo lasciati alle spalle. Volevamo crescere, volevamo correre, volevamo volare, volevamo andare e di quel tempo ci restano solo pochi ricordi, grazie Mia.
Io, classe 1947.
All'inizio cercavamo una casa per godere serenamente gli anni della nostra vecchiaia e questa casa l'abbiamo trovata a Lapedona, nelle splendide terre Marchigiane. Insieme alla casa c'era la terra e su questa terra c'erano gli ulivi: un amore a prima vista. Noi siamo Dana e Massimo e "La DaMa" è il nome che abbiamo dato alla nostra casa. In essa sarete i benvenuti comunque perchè, tutti portano un po di gioia ... chi entrando ... chi uscendo.
martedì 21 febbraio 2012
La "Bistecca Agricola"
Chiamata anche "La fittina de li puritti"
Difficoltà: **************
Scegliere delle melanzane che siano belle sode, tagliarle a fette di 1/2 cm di spessore, disporle in uno scolapasta cospargendo gli strati di sale grosso; far scolare l'acqua che producono e asciugarle. Passare ciascuna fetta nella farina, spolverare bene e poi nell'uovo sbattuto e nel pangrattato (con due cucchiai di farina gialla, e un pizzicho di pepe se ne arricchirà il gusto); friggere in olio bollente. Depositarle su di un foglio di cartapaglia (chi non la conosce usa Scottex) e degustare calde.
Difficoltà: **************
Scegliere delle melanzane che siano belle sode, tagliarle a fette di 1/2 cm di spessore, disporle in uno scolapasta cospargendo gli strati di sale grosso; far scolare l'acqua che producono e asciugarle. Passare ciascuna fetta nella farina, spolverare bene e poi nell'uovo sbattuto e nel pangrattato (con due cucchiai di farina gialla, e un pizzicho di pepe se ne arricchirà il gusto); friggere in olio bollente. Depositarle su di un foglio di cartapaglia (chi non la conosce usa Scottex) e degustare calde.
venerdì 10 febbraio 2012
E' Carnua (è carnevale)
Co’ le sfrappe a Carnuà e lo vi’ da tracanna’
Se cumincia gioviddì fino a tuttu martidì.
Ma finita po’ la festa co' la cinera su in testa
Se cumincia li digiuni, ce se rveste niri e bruni.
Ma stu tempu dura pocu ‘na picciata de lu focu
Perchè rvene l’alligria de la Pasqua e …cuscì sia!
Le sfrappe (chiacchiere, bugie, ecc.) fatte a scrocchetta (fiocchetto) fritte nello strutto e imbiancate di zucchero (quello semolato).
Ma le castagnole ve le ricordate? Riscopriamole:
6 uova
1 buccia d'arancia grattugiata
30/50 ml di mistrà,
strutto per friggere,
1 cucchiaino di sale e 3 di zucchero,
600 gr. di farina (verificare la consistenza della pasta)
Lavorazione:
impastare tutto ottenendo una pasta alquanto morbida (con due o tre tentativi si ottimizza)
fare con le mani delle palline della dimensione di un mandarino; portare una pentola d'acqua non salata a bollore e immergerle non più di quattro alla volta.
Quando tornano a galla (come gli gnocchi) toglierle dall'acqua e disporle su di un canovaccio per farle asciugare.
Intagliarle leggermente a croce sopra, sotto e inciderle lungo la circonferenza e metterle in strutto abbondante (in olio sarebbe un peccato) a temperatura medio-alta .
Toglierle e depositarle su di un foglio di carta paglia (o scottex) per eliminare l'olio.
Fare una piramide e a scelta:
- scaldare del buon miele sul fuoco e rovesciarlo
- impregnare di alchermes e zucchero.
Buon Carnevale a tutti
Se cumincia gioviddì fino a tuttu martidì.
Ma finita po’ la festa co' la cinera su in testa
Se cumincia li digiuni, ce se rveste niri e bruni.
Ma stu tempu dura pocu ‘na picciata de lu focu
Perchè rvene l’alligria de la Pasqua e …cuscì sia!
Le sfrappe (chiacchiere, bugie, ecc.) fatte a scrocchetta (fiocchetto) fritte nello strutto e imbiancate di zucchero (quello semolato).
Ma le castagnole ve le ricordate? Riscopriamole:
6 uova
1 buccia d'arancia grattugiata
30/50 ml di mistrà,
strutto per friggere,
1 cucchiaino di sale e 3 di zucchero,
600 gr. di farina (verificare la consistenza della pasta)
Lavorazione:
impastare tutto ottenendo una pasta alquanto morbida (con due o tre tentativi si ottimizza)
fare con le mani delle palline della dimensione di un mandarino; portare una pentola d'acqua non salata a bollore e immergerle non più di quattro alla volta.
Quando tornano a galla (come gli gnocchi) toglierle dall'acqua e disporle su di un canovaccio per farle asciugare.
Intagliarle leggermente a croce sopra, sotto e inciderle lungo la circonferenza e metterle in strutto abbondante (in olio sarebbe un peccato) a temperatura medio-alta .
Toglierle e depositarle su di un foglio di carta paglia (o scottex) per eliminare l'olio.
Fare una piramide e a scelta:
- scaldare del buon miele sul fuoco e rovesciarlo
- impregnare di alchermes e zucchero.
Buon Carnevale a tutti
domenica 5 febbraio 2012
FEBBRA’ scritto da Giovanni Zamponi
Fischia lu potatore e fa le legne,
taja li sicchi e ’ssetta ll’atri rami;
fa li fascine addè pe’ quanno negne,
’ntreccia le vite a modu de riccami.
taja li sicchi e ’ssetta ll’atri rami;
fa li fascine addè pe’ quanno negne,
’ntreccia le vite a modu de riccami.
a carnoà, zompenne comme matti,
li maschiri, co’ raspe e sartarelli,
l’urghinitti, li cembali e li piatti.
Tra le frittelle e tra le castagnole
se parla de lu tempu a cannelora,
c’è chi vurría la neve e chi lu sole,
chi sta’ dentro l’immernu e chi de fora.
Era quistu, ’na òta, era febbra’,
era véllu, a volellu racconta’.
(da informazione.tv - notizie dal fermano)
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